Il Teatro Povero di Monticchiello presenta: “COLÒNI”

Il Teatro Povero di Monticchiello presenta: “COLÒNI”

Da sabato 29 luglio a lunedì 14 agosto sarà ‘in piazza e in scena’ il 57° autodramma del Teatro Povero di Monticchiello, “COLÒNI”

Come ogni estate, ‘in piazza’ nello splendido borgo della Val d’Orcia, il Teatro Povero di Monticchiello porterà in scena il suo autodramma. Il titolo di quest’anno è “Colòni“.

Un paese dove manca un teatro si decide di aggregarsi attorno a un’idea di spettacolo in piazza, con una formula teatrale originale che diverrà tentativo di ricostruzione collettiva del senso e degli ideali delle proprie vite. Un modo per resistere alla crisi. Dal 1967 ogni estate la gente del borgo porta in scena il proprio “autodramma”: un’opera costruita assieme, giorno dopo giorno, a partire dalle assemblee della compagnia durante l’inverno e fino alle prove e alle repliche estive.

Per Colòni
“Isole d’istanti” (2020) I quattro bambini del gioco

Come ogni anno lo spettacolo di questa estate del Teatro Povero di Monticchiello è ideato, discusso e recitato dagli abitanti attori. L’opera di quest’anno, Colòni, inizia il 20 luglio 1969, il giorno in cui la rappresentazione del Teatro Povero prese il volo e dell’allunaggio dell’Apollo 11. Una coincidenza fortuita, in quella data decollava l’avventura dell’uomo sulla luna e quella teatrale del piccolo borgo. Il primo ‘autodramma’ portò in piazza la riproposizione della gloriosa battaglia partigiana avvenuta nel borgo il 6 aprile del 1944. Ma il Teatro Povero di Monticchiello non si è fermato nemmeno nelll’estate della pandemia. L’abile regia di Gianpiero Giglioni e Manfredi Rutelli è riuscita a portare nelle strade del borgo uno spettacolo itinerante per piccoli gruppi di spettatori: “Isole d’istanti”.

Per Colòni
“Isole d’istanti” (2020)

Oggi siamo dalla parte ‘agiata’ del globo con un’appagante eccedenza di tutto: merci, consumi e feticci. Una bulimia nella quale comincia però a farsi strada un vago senso di troppo, il sospetto che questa ostentata abbondanza nasconda anche inevitabili quote d’insensatezza.

E se un giorno fossimo costretti a una estrema e definitiva partenza? A un abbandono coatto della nostra terra come quello cui furono obbligate generazioni di mezzadri, così come oggi accade a quelli nati per caso in altre latitudini, solo allora, forse, saremo in grado di porci il quesito: cosa porto con me? Di cosa ho davvero bisogno? A cosa non posso rinunciare? Di quale superfluo non posso fare a meno, affinché non debba ridurmi all’essenziale? Coloni, ieri come oggi, costretti a marciare.

Per Colòni
“Isole d’istanti” (2020), Gabriella, la donna alla finestra

Il Teatro Povero di Monticchiello è un progetto sociale e culturale. Un esempio di cooperativa di comunità che si è fatta carico di molti servizi per la piccola comunità di Monticchiello. La loro sede, il Granaio, ospita un emporio polifunzionale, un centro distribuzione farmaci (nel paese non c’è farmacia), il centro internet, l’edicola; gestiscono “I Ristoranti di Bronzone”, una foresteria, un piccolo centro di accoglienza e integrazione e molto altro.

Informazioni

Da sabato 29 luglio a lunedì 14 agosto (escluso lunedì 31 luglio)
ore 21:30 piazza della Commenda, Monticchiello
Prenotazioni online: www.teatropovero.it
Tel. e fax: (+39) 0578 75 51 18
Email: info@teatropovero.it

Antonella Cecconi

Viaggi-cultura dipendente. Amo raccontare luoghi, persone, arte e culture. Innamorata dell'orizzonte non potrei vivere senza nuove destinazioni, arte, mare e la mia porta per l'altrove: i libri. I regali più graditi: un biglietto per un viaggio o un libro. Segni distintivi: una prenotazione in tasca, un libro nell'altra e un trolley accanto al letto. antonella@nomadeculturale.it

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